
Alla nascita, molte mamme si trovano spiazzate, perchè ciò che avevano immaginato, non si realizza nella realtà.
Questo succede spesso, purtroppo, perchè non c’è abbastanza informazione, su quello che avviene nel corpo della mamma e del bambino subito dopo il parto.
Di che cosa ha bisogno secondo voi la mamma in quei momenti ?
E il suo bimbo/a ?
Le mamme subito dopo il parto hanno bisogno di “TEMPO”.
Un tempo prezioso, protetto, dove poter conoscere con calma, senza fretta il proprio piccolino/a.
E questo tempo, è un tempo che non sempre viene garantito a tutte le Mamme e a tutti i Papa’.
Questo intervallo prezioso viene anche chiamato “GOLDEN HOUR” che tradotto sognifica “l’ora d’oro.”

Pensate che questo termine, viene usato anche dai fotografi, per identificare una particolare ricerca della luce naturale solare all’alba, nel preciso istate in cui c’è un nuovo giorno, un nuovo inizio.
Quindi immaginate, quanto può essere delicata la prima ora, nel caso di una nuova vita che si mostra al mondo.
Ed è durante questo primo tempo di conoscenza, che è molto importante attivare il pelle a pelle, in modo che mamma e bimbo possano RICONOSCERSI, RE-INCONTRARSI, RI-VIVERSI in un luogo nuovo, sconosciuto per entrambi, che fino a quel momento erano un tutt’uno.

Il pelle a pelle detto anche “skin to skin” è un momento per SENTIRSI, ANNUSARSI, COCCOLARSI, ritrovare suoni, odori conosciuti e scoprire nuove cose insieme. Una cosa molto importante da sapere per le mamme è che grazie, a questi primi gesti o contatti di conoscenza, si innescano delle connessioni tra corpi che vanno a produrre diversi ormoni, sia nella mamma che nel suo bimbo/a.
L’ossitocina e la prolattina, sono solo alcuni dei più conosciuti, questi ormoni permettono a mamma e bimbo di sintonizzarsi tra loro e favoriscono l’avvio dell’allattamento.
Quindi lo stare vicino, lo stare in contatto agevola entrambi, la temperatura corporea si stabilizza, cosi come i livelli di glucosio nel sangue e la frequenza cardiaca si acquieta, perchè entrambi, nella vicinanza si sentono al sicuro.
Questo ce lo confermano, diversi studi scientifici, che dal 2010 in avanti si susseguono e ci dicono che è importantissimo dare tempo a questa coppia che si sta conoscendo.
Dalla vicinanza poi, si attiva istintivamente nel piccolo un fenomeno conosciuto come “Breast Crawling”.
Il neonato, appaggiato al torace della mamma, nel contatto con la pelle, pian piano, con i suoi tempi, arriverà a trovare il modo per arrivare al seno, seguendo i suoi bisogni primari.

Potrà nutrirsi con il colostro, “il primo latte” ricco di proteine e di altre sostanze nutritive, che protegge il nuovo nato da infezioni, supportandone il sistema immunitario e favorendone la funzione intestinale.
La fisiologia ci assicura che, nelle donne che hanno appena partorito, non vi è subito la montata lattea, questa arriva molte ore dopo e dipende da molti fattori, ma vi assicuro che poi arriva…..
Ci sono dei tempi che variano da corpo, a corpo.
Dei tempi che variano in base a come è andato il travaglio, alla paura e alla preoccupazione percepita dalla puerpera.
Dalle emozioni e dallo stato d’animo, dalla stanchezza, dalla fame e si anche dalla sete e anche da molte altre sfumature che ogni parto porta con sè….
Ma una cosa da non dimenticare, è che sia per la mamma che per il piccolo il parto non è mai una passeggiata, è un vero e proprio viaggio con imprevisti, intoppi, corse e rallentamenti improvvisi che non si possono sempre prevedere.
E dopo 12 ore dal parto?
Bhe ci sono bimbi che dormono, quelli che si nutrono, mamme che osservano, quelle che riposano, quelle che riprovano ad offrire il seno, quelle che iniziano a fare la spremitura manuale, quelle che si preoccupano e quelle che si godono il momento.
Ma la cosa che può veramente fare la differenza è, sapendo come funziona la fisiologia, avere consapevolezza di ciò che sta avvenendo, per fare scelte consapevoli.
Durante il travaglio e il parto anche il piccolo come la madre ha usato energie, si è stancato, ha fatto fatica, quindi la cosa migliore per entrambi è STARE, senza interferenze.
Questo ci fa capire come le prime sei ore di vita, e forse anche le successive 6, vadano rispettate se non vi sono complicanze o situazioni che mettono a rischio la diade.
