
Molte mamme che ho incontrato, nell’ultimo periodo e che hanno avuto figli durante il primo periodo della pandemia, si sono trovate in grande difficoltà nel vivere il rientro a casa. La società in cui viviamo, purtroppo, da una rappresentazione poco veritiera di ciò che succede dopo la nascita di un bimbo e i neo genitori hanno spesso delle aspettative irrealistiche su che cosa succederà nei primi mesi, soprattuto se sono al primo figlio.
L’equilibrio famigliare, viene spesso scombussolato e in pochi comunicano ai neogenitori che ci sarà un periodo di adattamento, in cui dovranno confrontarsi con nuovi ruoli, sia nelle relazioni famigliari, sia nelle relazioni sociali.
Il parto è visto da tutti come momento cruciale e tutta l’attenzione dei parenti e degli amici che girano intorno al nuovo nucleo famigliare si concentrano su di esso; ma in realtà, non è quello il momento che mette più in crisi i genitori, salvo non ci siano complicazioni.
Quello che destabilizza la coppia genitoriale è l’inizio di una nuova avventura che la coppia non hanno mai vissuto prima.
Se a questo aggiungiamo che, a causa del Covid-19, i genitori non hanno potuto partecipare ai corsi preparto in presenza, perchè sono stati bloccati, significa che essi non hanno potuto avere a disposizione, tutte le preziose informazioni che si acquisiscono durante gli incontri di accompagnamento alla nascita e si sono tovati a vivere una realtà nettamente diversa da quella immaginata.
Nelle prime settimane dopo il parto, emergono sentimenti ambivalenti, è facile andare in confusione, o pensare di non essere all’altezza, o semplicemente non sapere come affrontare una cosa che non si è mai affrontatta prima, sopratutto se non abbiamo avuto qualcuno che ci ha preparato o ci ha raccontato cosa può succedere veramente, in quei mesi.
Diventare madre per una donna, significa inoltre, doversi adattare a molti cambiamenti fisici ed emotivi, e se la mamma non sa, per esempio, che dopo il parto è fisiologico avere un umore instabile o cambiamenti repentini dello stato emotivo, momenti di sconforto, pianto, tristezza, a causa degli ormoni che si assestano nelle prime settimane dopo il parto, puo veramente entrare in crisi e sentirsi inadeguata.
Nella mia esperienza, le informazioni più utili, che non sempre vengono passate ai neogenitori riguardano: i cambiamenti corporei che avvengono nella donna e i tempi di ripresa del corpo femminile dopo il parto, in caso di parto naturale ma anche in caso di cesario, l’allattamento, le modalità di accudimento del bebè, i ritmi di sonno del neonato, i bisogni e i cambiamenti che emergono all’interno della vita famigliare ma sopratutto è importante che vengano trasmessi ai neogenitori, concrete abilità pratiche che derivano dal fare esperienza diretta attraverso oggetti di pericultura, bambolotti, filmati, video che mostrano la vita reale e non immagini fantasiose tratte da film poco aderenti alla realtà, ciò permette di normalizzare e ridimensionare le aspettative irrealistiche che spesso accompagnano il periodo prima della nascita.
Un utile guida, che utilizzo negli incontri di preparazione alla nascita e che consiglio caldamente a tutti i futuri genitori, è la guida pratica al post parto “Costruisci il tuo Nido” di Kestrel Gates, questa guida è stata da poco tradotta in italiano, da una mia collega ad orientamento Funzionale la Dott.ssa Francesca La Vecchia.

E’ uno strumento utile a pianificare passo passo, il periodo che segue la nascita e nasce da un progetto “Build Your Nest” che porta l’attenzione al dare un’idea realistica di cosa aspetta alle mamme e ai papà, dopo la nascita di un bebè.
Vi consiglio di visitare il sito del progetto www.costruisciiltuonido.it , in questo periodo storico in cui la guerra dilaga, non vedendo una fine vicina, voglio concludere questo articolo con una frase che racchiude un pò la mia speranza per il futuro.
“…Aiutare le donne a diventare madri consapevoli. Questo è forse il modo più efficace per portare pace nel mondo.”
Cit. Gurmukh Kaur Khalsa.
